La scuola e il meraviglioso mondo del T

Vi chiederete cos’è il T grande? Il tempo? Il mio Tesssoro? Il Trauma grande? No no, è semplicemente un tampone! Un cottonfioc che ti infili nel naso ogni tot giorni per riguadagnare la libertà!

Ebbene si siamo nell’era delle quarantene scolastiche, quella fantastica procedura che scatta se ci sono vari casi di Covid in classe… Detto così potrebbe essere banale, ma in realtà siamo riusciti a complicare lo scenario in maniera a dir poco grottesca!

Allora prendiamo una semplice primaria… con un caso, bambino a casa, isolato, senza DAD, senza niente. Zitto e peggio per te che non ti sei vaccinato (e da qui potrebbero partire ulteriori dibattiti, ma lasciamo stare). Ma intanto scattano i tamponi… quelli rapidi che hanno un certo margine di errore – con code chilometriche in farmacia ma almeno accessibili – oppure quelli molecolari che sono in posti scomodi se non hai l’auto oppure costano un botto. E qui si parte con le tabelline: T0, T5…se poi ti risulta positivo tutta la classe in quarantena e scatti al T10, oppure al T14 che poi non è più un T, e diventa solo un 14liberitutti. Se il tampone era un falso, cavoli tuoi l’ATS non prevede i casi di errori, ti fai il tampone comunque tanto il naso è il tuo.

I più sfortunati sono chiaramente i Coviddati per cui inizia l’inferno (non più tanto per l’aggressività del virus in sé per fortuna, ma per quella della burocrazia a cui siamo soggetti) con il toto famiglia, gli isolamenti domestici (ahahah facili con i bambini…) e il giro T10 e multipli o il famoso non-T 21liberitutti.

Poi ci sono le variabili “freedom” Hai fatto il booster? Ti è scaduto da 120 gg? hai fatto il virus ma nella versione K, Delta o Omicron? Quale vale di più…? Se poi ti sei fatto booster e virus, sei proprio sfigato ma di fatto vinci un sacco di punti libertà e quindi sei felice!

Naturalmente alle medie e al liceo i percorsi sono diversi, giusto per complicare un po’ le cose.

E poi le polemiche tra DAD e DID: anche qui altalenando tra estremi: chi vorrebbe collegarsi in diretta H24 e chi dimostra una resistenza passiva alla rivoluzione digitale, emettendo circolari, comunicati stampa/tv/radio… nemmeno si parlasse di introdurre delle microspie alla NASA.

ATS, la divinità superiore incontattabile, nel frattempo, manda documenti in ritardo, random, sms così al genitore che gli gira, si blocca, sbaglia le date, si perde i T…insomma alla fine non so come sia, ma i tamponi alla fine te li paghi di tasca tua e le mamme lavoratrici si prendono giorni di ferie per uscire dalla disperazione!

Poi su tutto questo si aggiungono – da un lato – i furbetti, quelli che – convinti di essere in Grace Anatomy – fanno i tamponi domestici e approfittandone dei ritardi di ATS si incontrano trasgredendo all’obbligo di quarantena (tanto chi li becca? E poi si contagiano pure!) e quelli che raccontano scene pietose e incredibili di isolamento domestico (che è evidente che non hanno mai fatto!) Dall’altro lato – i frustrati: quelli che ligi al dovere pur negativi sbattono la testa contro al muro e giurano che non rispetteranno più una quarantena preventiva nella loro vita, e i succubi rassegnati a uno scenario da pazzi, che come degli zoombie, dicono che è giusto così perché l’ha deciso qualcuno che non sanno nemmeno più chi sia.

Sembra follia pura, un mondo dove si scannano gli asintomatici, quelli che hanno sintomi ma di altre patologie ma “potrebbe essere la mutazione del virus” (!), i vax estremi che vogliono la 5’dose, i novax, i non-so-più-chi-sono-ne-cosa-voglio, gli FFP2-estremi, gli Amuchinaddicted, gli ipocondriaci, e soprattutto i peggiori: i virologi-di-sto-cazzo… che delirio!!!

Io dico fermiamo tutto. Ma chi ha formulato queste regole dementi? Rivediamo tutto? così non si può andare avanti torniamo a un po’ di banale normalità? Eh dai che lo facciamo?!!

“Tesoro quale sport vorresti fare?”

piccolo-ginnasta

 

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“Non saprei mamma, però l’importante è che non sia faticoso”, ecco. Iniziamo bene. Sempre di più i nostri figli conducono una vita sedentaria, soprattutto se si vive in una grande città come Milano. A questo però bisgona aggiungere che esistono due categorie estremiste che da buon genitore bisognerebbe cercare di evitare, da un lato  i maniaci dello sport, quelli che vogliono che il figlio sia un piccolo campioncino da esibizione e dall’altro i super-intellettuali che fanno fare nel tempo libero quasiasi attività al figlio purchè sia “intelligente”, meglio se dotata di laboratorio.

Ora un pochino di sport non guasta, da tutti i punti di vista, psicologico e fisico e a scuola ne fanno sempre meno e lo fanno male. Anche la ricreazione è molto sedentaria e spesso salta pure. Dunque andiamo a caccia di uno sport per il piccolo…

Si comincia a guardare i volantini a scuola, sono tutte arti marziali “Ju Jitusu”, “Karate”, “Judo” ecc. Non male se uno non avesse un figlio che esordisce con l’esclamazione “mamma l’importante è che non sia un’arte marziale e non voglio fare cose con capriole”, ok la cerchia si restringe… allora passiamo ai giochi con la palla “no però, ti prego calcio no è proprio da ottusi e rugby mi faccio male”, “amore però il calcio lo fanno anche gli altri compagni..” “no grazie poi è scomodo e devi prendere la macchina… ” Incredibile mai si sarebbe preoccupato dei miei trasporti, ok, non gli piace. Pallavolo? “No”, Basket? Hanno messo il corso alle 6 di sera e dopo una giornata di scuola si potrebbe infartare, Rugby? non gli piace e in effetti è troppo esile me lo schiacciano… Passiamo all’acqua… nuoto? Si ma poi piscina su giu’ costume, doccia, ciabatte, verruche, sinusite… “allora tesoro dammi tu un’idea…” e qui arriva la meraviglia: “vorrei fare tuffi acrobatici, salto con l’asta o tiro col giavellotto… oppure tiro con l’arco”. Ecco facile da trovarsi no? Miracolosamente trovo i tuffi..Chiamo la scuola e una villanissima segretaria mi invita a iscrivermi sul sito dove anticipa essere tutto esaurito, però c’è ancora un posto fantastico disponibile alle 2 del pomeriggio, comodo vero, visto che i bimbi sono a scuola fino alle 4 e mezza? Salto con l’asta solo il venerdì alle 4 dalla parte opposta della città e poi dai quando userà mai l’asta…tiro con l’arco dove lo trovo? E il lancio del giavellotto, ammetto mi sono arresa e non ho guardato!!

A questo punto iniziamo a guardare tutti gli sport nelle polisportive, pensando di portarci anche il fratello, ma è incredibile non ce n’è una che abbia corsi paralleli per più fasce di età dunque se sistemi un fratello l’altro è fuori ed essendo tutte in zone periferiche, chiaro una volta che ci vai ci porti tutta la famiglia… Tennis? Carissimo? Club privati… Ancor peggio.

Detto questo un po’ disperata sento che voglio uscirme… “no dai escludendo aquilone estremo, golf e briscola … cosa possiamo fare? “, “Ci sono mamma, i miei compagni si sono iscritti a Circo, Scacchi e Catechismo”. Ecco a questo punto una lacrima mi stava per scendere, prima l’ho immaginato con un naso rosso, malinconico come i clown e una trombetta, poi curvo sulla scacchiera e infine l’ultimo ecco proprio chiamarlo sport…!

E’ evidente che fare una sana e continua attività fisica a Milano non è facile, molte scuole sono carissime e le altre hanno orari o posizioni scomodi…  l’unica è trovare qualche attività dentro la scuola. Quando sconsolata stavo rinunciando abbattuta..  arriva l’ultimo volantino, quello con scherma proprio nell’orario giusto che mi porta il piccolo sventolandolo con un sorrisone e dicendo “siamo ancora in tempo??”… che sia la volta buona? Incrociamo le dita devono raggiungere almeno i 15 iscritti…

La miglior performance

bimbo legge

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Siamo in una società che sembra esigere sempre di più, non solo da parte nostra, ma anche da parte dei nostri figli in maniera a mio avviso eccessiva.

Le maestre prima del nido e poi della materna sembrano aver scordato due parole chiave: svago e serenità, sostitutuendole con  “sviluppo pedagogico”, “tappe cognitive” e simili. Chiaramente tutti vogliamo che i nostri figli crescano nei tempi corretti, che sviluppino le giuste conoscenze del mondo che li circondi, ma il tutto deve avvenire in maniera naturale. Recentemente dopo l’incontro che ho avuto con una maestra della materna mi sono sentita come se mio figlio avesse dovuto passare un esame psicoattitudinale.

La maestra raccontava con orgoglio il “controllo” quotidiano che svolge sulle attività dei piccoli, dei loro disegni, della sua interpretazione di ogni singolo geroglifico, in maniera presuntuosa e pignola. Mi sono chiesta ripetutamente, ma se quel giorno il bambino avesse voluto fare una rigaccia, così tanto per sfizio, cosa sarebbe potuto succedere? Come avrebbero potuto interpretare quel gesto? Mi è stata poi mostrata una tabella con gli obiettivi raggiunti (riconoscimento del sé, ecc…) che stress!! Nemmeno agli esami universitari ti testano in quel modo. Io ero convinta di avere un figlio sveglio e allego e alla fine quasi ero terrorizzata che non lo fosse più visto come me lo stavano valutando e esaminando.

Ma passiamo alle elementari, i programmi sono sempre più complessi, i tempi per farli sempre più ristretti perchè la scuola finisce a giugno, forse se finisse a luglio e riprendesse i primi di settembre si riuscirebbe a fare tutto il programma nell’arco del tempo giusto, invece no, manteniamo gli orari del Dopoguerra, carichiamo pure i bambini di compiti per le vacanze e diamo le letture obbligatorie da scegliere in una lista di libri uno peggiore dell’altro. Di solito ci sono testi introspezionisti, ma dico, sono bambini, come possono così amare la lettura? Questi mattoni si alternano a testi classici che solitamente si leggono alle medie. Ora un bambino delle elementari come potrà capire un testo di questo tipo? Io stessa ricordo i seguenti macigni che mi furono imposti dalla scuola troppo presto per comprenderli e di una pesantezza devastante: “Le sac de bille”, “I sentieri dei nidi di ragno”, “La fattoria degli animali” (questo è bello se sei in università…) e il temibile “il buio oltre la siepe”. Ma perchè? Quale natura malata si nasconde dietro a tutto ciò?

La risposta è una, il  poter dire i miei alunni sono “più avanti” e molte mamme acconsentono perchè così possono vantare figli piccoli che già leggono o si comportano come fenomeni… Ma sono bambini e devono poter ridere, sbagliare, annoiarsi, non essere sempre perfetti nei loro disegni o nei compiti in classe, non deve essere una gara, non deve esserlo tra bimbi e non soprattutto non deve esserlo tra genitori e insegnanti!

Festa della Maggiolina 2016

In questo momento 21 maggio, è in corso la festa della Maggiolina a Milano. Si tratta di un appuntamento che si svolge ogni anno. Si inizia con una corsa/maratona non competitiva per 4 km a cui partecipano tutte le famiglie anche non necessariamente atletiche. La destinazione è la scuola di Viale Brianza dove si svolge una vera e propria festa con banchetti, salsicce e musica! La parola d’ordine è “amicizia”! Qui si trovano famiglie appartenenti a culture, religioni, etnie molto diverse e condividono libri, sapori e tradizioni dei loro paesi. I bambini giocano tra di loro e i genitori hanno modo di scoprire e condividere gusti e curiosità di paesi lontani. Unica nota non positiva il traffico durante le corsa. Nonostante alle macchine si fosse richiesto di fermarsi, varie spazientite hanno cercato di passare ugualmente o hanno iniziato a suonare con rabbia il clacson. La corsa non è durata tanto tempo e il traffico veniva bloccato solo a tratti per al massimo 5 minuti. Un po’ di pazienza e civiltà non guasterebbe, specie quando si vede che ci sono dei bambini…