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Come fa a sopravvivere una mamma milanese? Diciamo che non è tra le cose più facili, ma ci si può riuscire seguendo alcune piccole astuzie.
1) Iniziamo dagli orari, non so come sia, ma la mattina il tempo scorre più veloce del resto della giornata quindi – anche partendo un’ora prima – e’ una sfida per non arrivare in ritardo tra colazioni diversificate, lotta per accaparrarsi il bagno, cartella, merenda, gatti che sfrecciano rovesciando i croccantini, calzini spaiati che finiscono nella ciotola dell’acqua e scarpe che non si allacciano perché – nel 2016 – non si usa più insegnare ad allacciarsi le stringhe. Si esce di casa già un po’ arruffati col mascara appiccicoso e l’eyeliner che si è raggrumato tra la ciglia numero 7 e la numero 8 e si arriva finalmente a scuola al limite con la chiusura del portone, il tram che sta per partire e poi non passerà più e la gara per l’occupazione della panchetta per non farti il percorso in piedi. Tra una corsa, un semaforo, due passeggini a 4 posti e altre gioiose amenità sui marciapiedi si prende l’orrido mezzo che ci porterà alla final destination: l’ufficio.
2) La giornata in ufficio inizia tra colleghe pettinate, profumate e riposate e la mamma devastata che cerca di riassettarsi in bagno per assumere un aspetto decoroso, spesso sostituendo il biker con una scarpuccia sexy e si dibatte tra riunioni e documenti sempre urgenti (pur non lavorando nelle corsie di un ospedale) mentre arrivano loro… I messaggi last minute sull’iscrizione che non hai fatto, la scadenza da rispettare e il bollettino urgente che era rimasto sepolto dai Gormiti assassini quelli rossi! Con homebanking il gruppo di whatsapp ‘mamme’ si può superare il momento peggiore e vincere l’ansia del momento.
3) Dopo una dura giornata, finalmente scappi dal lavoro, prendi i mezzi, ti schiacci come una sardina sulla metro, torni a casa, saluti il marito che, se non è ancora al lavoro, e’ davanti al pc e ti chiede: “amore cosa mi prepari di buono stasera?” e… Il frigorifero e’ mostruosamente vuoto, diciamo che è inversamente proporzionale alla cesta della biancheria da lavare. Dunque regola numero tre e’ buona norma ed auspicabile passare sempre al supermercato prima di rincasare perché acqua, latte, banane e pasta incredibilmente finiscono e non si riacquistano da soli, qui in alternativa si può ricorrere alla spesa on line, preziosa alleata, oppure al consorte che ti torna dalla Lidl carico di patatine, birra e un trapano nuovo!
4) Il diario, questo strumento di comunicazione con la scuola bizzarro! Ebbene sì, ore 8 di sera, e’ il momento fatidico dell’avviso da firmare assolutamente, quello definito dal bambino come ‘urgentissimo’: “si ricercano genitori volontari per il comitato feste”. Leggo bene? Sì sì proprio feste! Ma che comitato e’? Ma soprattutto di cosa si occupa? Catering e merendine, addobbi coriandolosi e lavoretti appiccicosi – quelli intelligenti fatti con i tappi, il vinavil e la segatura per stimolare la creatività. Niente paura, anche per questo non c’è problema, basta firmare l’avviso, negare il consenso e chiudere il diario rassicurando la creatura che quella comunicazione non era così fondamentale.
5) E per finire la giornata quale miglior modo per rilassarsi? Mai cadere nella trappola del capriccio serale e non disperarsi guardano la pila di piatti da imbucare nella lavapiatti! Meglio fare una doccia calda e leggere assieme ai piccoli un libro, fare due chiacchiere sulla giornata abbracciati e d’incanto tutto assumerà un aspetto più bello e felice finalmente rilassati assieme!