Dopo anni di omologazione e mancanza di distinzione si sente la necessità di essere/avere qualcosa di diverso. Moda, profumi, make-up, hairstyling hanno sempre seguito alcuni canoni molto precisi pur nelle loro singole varianti. Da qualche hanno ho notato un fenomeno ben preciso: la personalizzazione. Ossia il desiderio di “customizzare”, per usare un linguaggio informatico – o “costruire su misura”, per evocare l’antica sapienza sartoriale. Lo si vede nell’ambito della moda (e non solo nel mondo-sposa), in quello delle calzature artigianali e dei profumi – adorabile poter costruire la propria fragranza, ma anche negli accessori: gioielli, borse costruite o “assemblate” secondo il proprio gusto personale. Decorazioni, particolari, Tattoo, dettagli piccoli o grandi, l’importante è che siano pensati da-per me, che siano “Made to measure”. Anche nei trattamenti estetici puoi scegliere il “tuo” pacchetto, andare in palestra ed essere seguito dal “tuo” personal trainer per poi concederti una cena rilassante e scegliere nel menù il sotto-menù, la “tua variante”. Addirittura bibite e creme spalmabili possono portare il “tuo” nome! Forse è un semplice desiderio di distinzione, oppure un bisogno più profondo di accudimento o di attenzione, di fatto è piacevole avere quel qualcosa in più, “dedicato a me”.