Dalla box sono uscita…e dove vado?

Dilemma di una persona che studia la comunicazione. Ebbene e’ proprio così il nostro linguaggio si sa è in continua evoluzione eppure sembra ormai che da qualche anno la gente non se ne sia accorta. Iniziamo dal pensiero “out of the box”… Tutti te lo richiedono spesso non sapendo nemmeno cosa voglia dire e in tono talvolta arrogante. Fuori dagli schemi? Originale? Out of the box e punto. Piace a molti, ci si sente intelligenti a dirlo ma ancor di più a richiederlo: “voglio un’idea out of the box!” Nella sconfortante banalità quotidiana ho incontrato persone noiose che mi parlavano del loro dono di uscire out of the box… Di essere story Teller … Altra definizione stupenda. Lo story Teller e’ semplicemente  uno che ti racconta un pensiero dotato di inizio – svolgimento – conclusione (percorso che si impara alle elementari), non è un genio e non è un cacciaballe eppure ora tutti lo vogliono essere, se non sei uno story Teller sei out. Ogni giorno ci sono articoli, libri e documenti sul fatto che sia importante avere uno story telling boh sarà ma a mio avviso non c’è nulla di nuovo e’ solo chiamare in maniera diversa concetti storici. E per finire dobbiamo essere viral. Parolone che intimorisce fa tanto ebola e contemporaneamente anche tanto hacker, ma anche qui nessuno vuole essere dimenticato e “bene o male ma che se ne parli”!Bene abbiamo ora la chiave del successo: con la nostra storia originale, che abbia un minimo di senso qualcuno forse parlerà di noi… Tutto ciò è davvero spettacolare…!