L’educazione, questa sconosciuta

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  Più passa il tempo e più le persone mi sembrano maleducate. Non so se sia colpa dell’età, forse invecchiando per certi aspetti si riduce la soglia di tolleranza, ma la cafonaggine che vedo in giro mi lascia veramente basita. Si inizia dai bambini che non conoscono più la parola grazie, tanto meno il per favore e manifestano spesso toni molto arroganti anche tra i più piccoli. Poi passiamo agli adulti, anche loro certo non danno un buon esempio. Non parliamo dei proprietari di animali, che a volte dimenticano che i marciapiedi vengono percorsi da tutti e lasciano tranquillamente che le loro creature si comportino come se fossero in un bagno pubblico.  Modi gentili e educazione ormai sono un optional. In televisione trasmissioni urlate raggiungono il top degli ascolti. Nelle email difficilmente si leggono parole di ordinaria educazione tipo un banale “come stai?”, di solito i toni sono sempre molto scortesi e prepotenti anche quando le persone ti chiedono un favore e non credere di  ricevere un grazie perchè non accadrà, salvo che non sia il villanissimo “grazie per prenderne nota”. Ma il maleducato impera ovunque, nel supermercato, dove esci saluti e non ti risponde, per poi passare ai call center, spesso molto insistenti e indispettiti, troppi ristoranti dove il cliente viene trattato come un deficiente non dotato di papille gustative. Sei giovane, sei vecchio, sei piccolo o grande, il maleducato non si cura di te e non ti rispetta, spesso tristemente donna di mezza età, non ti guarda neppure in faccia perchè non è interessata a nessuno se non a sé stessa, il più delle volte non ti ascolta e ti prevarica quando cerchi di dire qualcosa oppure risponde semplicemente male, certo perchè di soliti “la disturbi”. Non so dove sia l’errore per tanti anni mi hanno insegnato che era importante avere modi garbati e ora mi rendo conto che per lo più questa gentilezza viene scambiata per debolezza, chi ruggisce più forte è rispettato nella moderna giungla, che tristezza, che pochezza. Si parlava tanto di netiquette, adesso – non vorrei dire – ma basterebbe almeno che ci fosse il minimo della civiltà…e che la stessa venisse insegnata anche ai propri figli cosa che ahimè succede sempre meno.

Oggi scopriamo “il livello magma”

 Bene che cos’è questa cosa? Una ricetta nuova di un piatto incandescente? Una scoperta geologica? Un nuovo livello del micro-onde? No! Molto più facile ed intuitivo: è il livello che sta sotto lo zero, quello più basso (ha un sinonimo più volgare che inizia sempre con la m., ma che non userò perché il mio blog e’ polite). Ha ormai una diffusione planetaria – come dimensioni – e’ ovunque come il blob ed è tanto viral (come mi piace mettere il viral)! Sembra fantascienza, ma non è così e inizio a pensare che sia il male del decennio (secolo fa troppo catastrofismo). Dove lo vediamo? Beh ovunque, anche in televisione, basta leggere lo scandalo delle auto tedesche: pratico esempio di livello magma, oltre al quale c’è solo l’esplosione terrestre. Abbiamo poi il livello magma dei reality, quello della TV spazzatura. Uno dei più intensi e’ quello che si riesce a raggiungere durante certe riunioni condominiali, di certi incontri imbarazzanti con persone che non capiscono nulla, ma soffrono del delirio di onnipotenza e di tante conversazioni inutili – spesso critiche e ovviamente alle spalle degli ignari malcapitati.  Anche i commercianti ormai ti rispondono con l’educazione magmatica se non gli formuli la domanda come vogliono nei primi due secondi di contatto visivo: “sono arrivati i libri che ho ordinato per mio figlio xy?” “Se non mi dice la classe…” “Se stai calma e mi lasci finire…”. Non parliamo delle cassiere con occhio vitreo al supermercato, che ti tirano in faccia quello che stai acquistando per mostrare la loro velocità ultrasonica nel passare il codice a barre sul lettore, mentre tu come un povero imbecille cerchi di mettere tutto nei sacchetti in carta di riso, che solitamente si stracciano per colpa dell’angolo della confezione di prosciutto. Ma lei, non demorde, annoiata ti scaraventa tutto – uova comprese – con un atteggiamento proprio magmatico. Poi ci sono i call center dell’Inps, che devi chiamare 5 volte per fare una media delle risposte e capire quale sia quella vera (qui abbiamo competenze di livello magma), i numeri verdi di molti servizi, un esempio che mi è capitato alcuni giorni fa: nota marca di auto – “scusi ho inserito user e password, ma il vostro sito non funziona”, “le ha inserite giuste?” No sono troglodita “si guardi giustissime, non va!”. “Ma era sul sito giusto? No questa pensa che sia lobotomizzata “ovvio che ero sul sito giusto, ho provato varie volte le assicuro ci sono dei problemi e io devo accedere al mio profilo mi può aiutare?” risposta sua veramente magmatica: “eh sì e’ fuori uso da varie settimane non posso accedere nemmeno io”.  Ma perché non lo dici subito? Sembra e forse è la guerra di tutti contro tutti in un tourbillon di maleducazione dove vince chi ruggisce più forte o almeno chi non viene inghiottito dal magma…