Si può sopravvivere al primo giorno di remise en forme post vacanza?

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E’ stato molto difficile, almeno per me!

Molti di noi sono tornati dalle vacanze natalizie, si è dormito, mangiato abbondantemente, fatto nel complesso poca attività fisica – specie gli sciatori che, ad eccezione degli ultimi giorni, non hanno avuto modo di lanciarsi sulle piste conme di consueto e ancora più divertente non hanno potuto postare le loro foto ubriachi sugli sci, abbracciati in compagnia tra berrettini e prodotti solari!

Dunque giunti a casa, prima cosa che si fa (dopo aver disfatto le 5 valigie per pochi giorni e aver fatto 80 lavatrici inquinando tutte le falde acquifere mondiali), solo se si è degli squilibrati, si prova a salire sulla bilancia, che toh, è guasta in quanto segna parecchi chili in più, troppi chili in più. Sì sì, è proprio rotta, deve averle fatto male il freddo di questo periodo, oppure ha le batterie che sono impazzite, forse perchè avevo comprato quelle in offerta, è vero le occasioni apparenti sono spesso delle fregature. Va beh, non ci pensiamo e mettiamoci un paio di jeans, oh no si sono ristretti, certo anche qui è colpa dell’ultimo lavaggio, direi troppo intenso… al decimo cambio ci si rende conto che è proprio così, l’odioso luogo comune del post vacanza, la profezia del panettone con il mascarpone si è ahimè avverata. Ci sono troppo chili, fortuna che è inverno e si vede poco… E adesso? Non leggo i post sulla dieta disintossicante perchè mi innervosiscono.

Per correre ai rimedi step numero uno bisogna fare sport, certo il problema non è quello che si è mangiato troppo (non vorrete mica diventare anoressici?!) è l’assenza di movimento (sì ecco forse lo zampone…), ora qualsiasi tipo di attività è lecita, iniziamo dalla bici, naturalmente proprio adesso è arrivato il vero freddo quindi è decisamente una pessima idea, dopo venti minuti ed un attacco di asma, i geloni sulle dita e gli occhi surgelati, cambiamo sport prima di prendere una broncopolmonite.

Proviamo con la palestra, almeno è al chiuso, ma anche qui dopo solo dieci minuti, fiatone, iperventilazione e un senso di svarionamento generale sento che non ce la posso fare, non ho un muscolo tonico, forse ho un polpaccio in forma, quello sinistro. Chiaro, non era la giornata giusta, ma soprattutto all’uscita, una voragine nello stomaco, una fame da divorarsi il frigorifero, compreso di ante e cassettini.

Non bisogna scoraggiarsi, è il primo giorno e è necessario solo trovare l’attività giusta. Quale idea migliore della piscina che è salutare? Fantastica, il contatto con l’acqua è terapeutico. Allora, lasciamo stare la prova costume, le ciabatte sono in misura, l’accapatorio XXXL è grande dunque aiuta l’autostima, pronti partenza via! Si procede con le vasche, tavoletta, gonfiabili vari e si inizia, qui la fatica non si sente, il corpo in acqua è leggero (solo in acqua!), peccato aver dimenticato gli occhialini, il cloro è ad un livello tale che dopo circa 30 minuti mi corrode pure le ciglia (esagero ok, ma gli occhi mi bruciano davvero) se sto dentro ancora un attimo divento bionda. Dai, sì, può bastare per oggi se ci aggiungiamo tutto il resto alla fine un paio di ore di sport saranno venute fuori, includendo anche tragitti e cambi!

Una bella doccia rigenerante e finalmente a casa per mangiare qualcosa di veramente sano: verdure ovviamente: crude, cotte, al forno, minestrone…frutta, tutto magro senza niente e scondito! Ah, che soddisfazione essere così sani e insipidi, con la coscienza a posto e felici con sé stessi!

Ma la cosa più bella ed appagante è il risultato, quello del giorno successivo: dolori ovunque, riscoperta degli addominali, occhi iniettati di sangue, lombosciatalgia, intestino impazzito e lei quella stolta della bilancia non scende di un grammo, ah sì, è normale, dimenticavo quella era rotta!