Reportage: Il Micam

   
 Appuntamento di oggi, primo giorno di settembre, con una delle fiere più importanti a livello internazionale: il Micam. Per  chi non lo sapesse si tratta di “fashion footwear” per dirla complicata, di “calzature” per dirla facile. Il viaggio di andata un incubo, metro strapiena, tutti appiccicati come sardine, un caldo da svenimento, ma fortuna vuole che almeno abbia trovato il treno con l’aria condizionata e – considerati i 40 gradi della stazione – possiamo dire che è andata bene! Dopo 1 ora di viaggio come polli in batteria – i miei sconosciuti compagni di viaggio ed io – siamo giunti a destinazione. Il fiume di persone si dirama perché la maggior parte di persone va all’Expo (geniale due fiere, un mezzo!). Dopo aver sbagliato un paio di uscite e aver fatto un po’ di slalom tra tapis roulant e trolly finalmente si giunge alla meta, lei, la mitica fiera, appuntamento di eccezione per gli addetti del settore. Camminando tra gli stand si vedono modelli diversi, innovativi, anche con alto contenuto moda, prestazioni ottime, prezzi e target differenziati – zeppe, colori, glitter e materiali per tutti i gusti. Inserti di pregio, tecnologia, cura del dettaglio. Diciamo che nel complesso qualità e innovazione, fanno da protagoniste, proprio una bella fiera, ma… C’è un ma… Non c’era quasi nessuno. Non è possibile, una fiera di questa importanza, mezza vuota! Dopo tutta la folla sulla metro mi aspettavo di trovare il pienone, invece nulla. Diciamo il “minimo sindacale”, eppure gli espositori c’erano e non si può dire che non avessero curato ogni collezione. Una nota di demerito invece alla struttura fieristica, Wi-Fi che andava nel complesso male, come è possibile che funzioni a singhiozzo in un’occasione come questa? Per non parlare della sporcizia e dello stato dei bagni, che lasciavano a desiderare pur con un afflusso di gente non così numeroso.   Il Micam durerà ancora qualche giorno, mi auguro veramente che ci sia una ripresa perché merita e ci sono tante persone che ci hanno lavorato bene e con passione! Da vedere… Ecco magari occhio alla metro non prendetela alle 9!