E poi non ci torniamo più. Devo ammetterlo, un’esperienza imperdibile. Allora premetto che come si fa con ogni medico che si rispetti prendo l’appuntamento con tre giorni di anticipo. Dopo aver contrattato l’orario e le relative raccomandazioni “la prego eh, puntuale alle 19” mi presento alle 18.55 con una precisione svizzera che quasi mi spaventa e dopo una corsa in bici ed un recupero del gatto al volo, arrivo trafelata, sudata, spettinata, il micio stropicciato e, ovvio, la veterinaria e’ in ritardo. Mi siedo tra depliant, un profumo di vaniglia finto copri odori molto fastidioso e un po’ nauseante, libretti e foto di cagnolini. Tutto un po’ finto e allineato in maniera leggermente ossessiva. Nel frattempo ascolto la conversazione della precedente paziente, come al solito la tipica sciura di età avanzata logorroica che parla per 7 ore del suo malato, con una dottoressa che tutto ha eccetto che fretta e la incalza in maniera ridondante. Nemmeno i più vecchi pediatri sono così prolissi a prescrivere così tanti esami e farmaci, tutti rigorosamente a pagamento. Le stesse parole vengono ripetute più o meno 50 volte da entrambe le parti compresi i consigli su come parlare al farmacista. Non ce la faccio più, l’odore di vaniglia inizia a indispormi e queste due sono insopportabili. Inizio ad ipotizzare di per prendere il muro a testate, ma resisto perché uso i fiori di Bach e perché di fatto è poco chic! Finalmente è il mio turno, esce la signora, incredibilmente sola! Senza cane o gatto…si sarà fatta visitare lei ecco perché! Va beh sono le 19 e 45, entro nella stanza… la giovane veterinaria piuttosto presuntuosa si dimostra fallimentare sbaglia tre volte il prelievo al gatto che si trasforma in una pantera le soffia e la morde. Il tutto dura in totale una decina di secondi, il mio piccolo giaguaro viene rimesso nella sportina e inizia uno spettacolo di vendita della dottoressa esemplare! La grande esperta mi snocciola una serie di esami per il mio gatto che non c’entrano nulla col suo problema. Ora non mi dilungo in dettagli poco interessanti, ma di fatto la furbacchiona non mi mollava più, mi ha scucito 40 euro, sostiene di aver visitato il gatto in 4 secondi perché è “brava, del mestiere”, anche se in realtà non ha capito nulla, mi parla di tutte le malattie che citava alla paziente precedente (incredibile tutti con lo stesso problema!) e mi congeda facendo pure la brillante cercando di obbligarmi a tornare dopo due giorni usando una serie di leve psicologiche che, ahimè per lei, con me non funzionano. Scene simili mi sono già successe in passato, ma possibile che non ci siano oltretutto veterinari della mutua? Queste cialtrone dovrebbero fallire! Che business, che vergogna. Sono convinta esistano veterinari ottimi e brave persone, ma quanti mediocri che rovinano la categoria e ti fanno sperare di dover ricorrere a loro il meno possibile.