La percezione della difesa personale

Negli ultimi anni ho avuto l’opportunità di avvicinarmi al mondo della difesa personale. Questo argomento viene trattato in maniera molto diversa, vari sono i professionisti e altrettanti quelli che non lo sono. Ho notato che spesso le donne sono più reticenti sul fatto di praticare un corso di questo tipo e mi sono interrogata molte volte sul perchè. A questo punto ho pensato che potesse essere utile realizzare una piccola ricerca on line sul vissuto della difesa personale. Il campione di 56 soggetti è stato coinvolto tramite la somministrazione di un breve questionario via Facebook e la rilevazione è avvenuta nella prima quindicina del febbraio 2017. Si sono espresse per l’ 80% donne e per il 20% uomini, in piccola parte (1/4) già frequentatori di un corso di difesa personale, di età trasversale (16-ultra 64enni) e residenti in centri di dimensioni differenti (per lo più le risposte sono state registrate presso quanti vivono in una grande città – 68%).
I risultati sono stati molto interessanti… Partendo dal fatto che solo il 2% non vorrebbe mai imparare a difendersi e  poco più del 10% non sarebbe interessato, ben il 60% dei partecipanti alla survey vorrebbe frequentare un corso di difesa personale. Sul perchè non venga poi di fatto seguito possono esserci diversi ipotesi  che vanno dal tempo a disposizione, ai costi, delle volte solo la pigrizia, ma sicuramente il problema non è dettato dalla scarsità di interesse nei confronti dell’argomento.

Sono state chieste quali sono le parole che vengono associate al concetto di difesa personale. Le risposte sono state in prevalenza positive e hanno chiaramente denotato il legame con il senso di protezione, di difesa dall’aggressività altrui, di protezione dei propri cari, di desiderio di indipendenza. Interessante anche il dato legato alla strategia, la capacità di gestire i conflitti, più alta rispetto alla forza fisica che si potrebbe supporre, visto l’argomento.

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E cosa ne pensano gli intervistati delle persone che frequentano dei corsi di difesa personale? Anche in questo caso emerge la percezione della self-defence in termini positivi. Una persona che pratica un’arte marziale per difendersi viene definita razionale, “normale” una persona equilibrata, che vuole imparare a gestire i conflitti nel suo interesse e in quello degli altri. In misura più esigua risulta essere una persona che ama gli sport di combattimento, che ha subito un’esperienza spiacevole o insicura. Solo una esigua minoranza del campione ritiene che siano persone “strane”, aggressive, insicure, ma nessuno sostiene di “non capirli proprio!” (item inserito appositamente come provocazione).

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Ma chi dovrebbe fare un corso personale? Secondo la maggioranza dei rispondenti “tutti” ed in particolare “chi ne sente il bisogno”, “chi vive in un contesto con dei potenziali pericoli” o “chi ha una struttura fisica non particolarmente forte”. Non si registrano invece  delle differenze di genere, quasi nessuno sostiene che dovrebbero farli in particolare le donne e men che meno solo gli uomini, ricordando poi che il campione era in prevalenza femminile il risultato è ancor più interessante.

Infine è stato richiesto, tramite domanda aperta, che cosa si vorrebbe trovare in un corso di difesa personale. Le risposte registrate sono molto interessanti, le persone vogliono trovare sicurezza, insegnanti seri e professionali, imparare a gestire le situazioni pericolose e lo stress di un’eventuale aggressione. Ma non solo, anche avere un appoggio psicologico, imparare a reagire velocemente e a farsi rispettare, specie se fisicamente ci si percepisce come più deboli. Solo esiguamente la difesa personale viene percepita come un’attività sportiva, per mantenersi in forma.
Una risposta degna di nota è stata la seguente: “vorrei un corso che mi insegni a farmi rispettare nonostante sia una ragazza”. La parola “nonostante” apre una serie di pensieri e riflessioni che lascio a voi. Dalla parola “ragazza” se ne evince che la rispondente sia giovane ed è importante che anche i più giovani siano i primi a cambiare gli stereotipi ancora vigenti.

Una difesa personale dunque responsabile, intelligente, strategica è il quadro che viene dipinto da questa breve indagine: una maniera razionale per prendersi cura di sè stessi e delle persone a cui vogliamo bene.

Krav Maga – difesa personale

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Il Krav Maga è un’arte marziale volta alla difesa personale. Nasce in Israele nella prima metà del XX secolo grazie all’ufficiale dell’esercito israeliano, Imi Lichtenfeld, nato a Budapest esperto in tecniche di lotta occidentali (in particolare pugilato e lotta).

Recentemente in Europa ed in particolare in Italia si sta diffondendo l’uso di questa tecnica grazie anche alla sua velocità di apprendimento e alla crescente esigenza di doversi difendere.

Imparare a proteggersi è importante per tutti, uomini e donne di qualsiasi  età. I tempi sono molto cambiati, gli uomini sono spesso inclini a seguire corsi per la propria sicurezza, ma nelle donne c’è ancora una certa diffidenza nel difendersi, nel prendesi cura di sé stesse.

Le donne hanno il diritto e il dovere di proteggersi dalle numerose forme di aggressività che la società presenta. Quindi non si parla solo di una formazione fisica e di un allenamento che sono comunque necessari, ma proprio di un training psicologico che aiuti a superare i retaggi in parte legati alla nostra cultura e in parte alle paure che possiamo avere.

Spesso capita di essere spaventate all’idea di rincasare sole la sera, di non essere accompagnate da qualcuno e l’idea di difendersi può intimorire perchè fa pensare al rischio potenziale, con il risultato che non si fa nulla sperando di non trovarsi in situazione critiche.

Ma in realtà farsi rispettare è importante in tutti gli ambiti della nostra vita e l’atteggiamento giusto, la forma mentale adeguata aiutano a prendere sicurezza e ad affrontare diverse situazioni, non solo quelle estreme dove si rischia la propria incolumità.

Avere conoscenze in ambito di combattimento, disarmo, sono competenze che non tolgono nulla alla femminilità – da sempre le donne sono le prime a lottare per la propria famiglia, i propri figli e a volerli proteggere, fa parte della vita.

Non tutti i corsi sono fatti bene e non devono aver lo scopo di  fomentare odio o violenza, o spaventare ancora di più, al contrario, devono insegnare a saperla controllare, gestirla senza trascendere in loop distruttivi. E’ quindi importante informarsi e leggere prima di scegliere la scuola da seguire…  Per esempio una scuola molto seria è il Krav Maga Study Center di Milano dove gli istruttori sono seri e qualificati, attenti alle persone e ai singoli bisogni.

Il krav maga è una disciplina poco conosciuta di fatto e a volte interpretata in maniera non esatta, è una tecnica di difesa democratica che insegna alle persone di tutte le culture a difendersi con strategia, un perfetto bilanciamento tra fisicità e psicologia, e proprio per questa sua stessa natura si adatta a target anche molto diversi.