Da che cosa iniziamo? Di solito è obbligatorio iniziare dalla dieta sana. Durante l’estate si è fatto più movimento, si è riscoperto che esiste un cielo, che esiste l’aria non solo condizionata e che il neon non è la normale luce che riscalda il pianeta e quindi di fatto ci si sente meglio. Magari i più coraggiosi hanno fatto anche un po’ di movimento e nel complesso l’impressione è di essere più tonici. Poi grazie al gran caldo si è mangiato anche più sano (il cappone ripieno con 40 gradi si evita), sì è bevuto di più acqua (per non essere ricoverati per disidratazione) e frutta e verdure sono state prese in considerazione non solo come oggetti di decorazione della fruttiera del salotto. Visto tutto ciò scatta il programma dieta, più o meno sappiamo che durerà – nella migliori delle ipotesi – una settimana. Allora iniziamo a leggere su google per prendere spunto e cercare qualcosa di veramente sano: metà degli alimenti sono cancerogeni, l’altra metà sono potenzialmente pericolosi e quelli che restano sono poco appetitosi o fanno ingrassare. Bene, premessa invogliante! Dunque riepilogando: evitiamo le carni rosse, le carni bianche con discrezione (un’occhio ai tg che non ci sia pollo pazzo o gallina killer), pasta solo integrale, evitare tutto ciò che è bianco (questo sembra anche razzista) quindi no farina bianca, no zucchero raffinato, attenzione al sale. Latticini… altra fronte di diatriba: il latte è un alimento per l’infanzia e io ho l’età dei datteri, quindi non mi serve, i latticini però mi piacciono un sacco – però devi mangiarli magri – peccato la bufala secondo me merita in ogni stagione. Per il calcio no problem tre fagioli e sei una roccia. Poi passiamo alle verdure: le verdure rosse fanno venire il reflusso, quelle gialle attenzione e’ come il semaforo puo’ andarti bene e le digerisci oppure no, quelle verdi vanno bene, però tra queste molte sono amare e punitive, quindi restano i cavoli, le zucchine, i finocchi e gli spinaci. Sulla frutta deve essere rigorosamente a km zero e di stagione – ecco a me piacciono le banane e hanno il potassio, però, sono a km 50.000 e per la stagione devo cambiare parallelo. Adesso è il momento di uva e a breve arriveranno i cachi – che adoro quando non mi arrivano a casa spiaccicati. Poi entriamo nel magico mondo dei legumi, fantastici se non ti gonfiano e ricchi di minerali e qui c’è un ampia gamma di offerta e di ricette, recentemente ho fatto dei falafel – discreti di sapore, pessimi di forma (sembravano residui di meteoriti). I più audaci possono cimentarsi nella preparazione di pane e simili, vere avventure e non parliamo della sfida col lievito, le macchine per il pane e l’umidità della cucina. Le uova, buone! Eh no quelle no, il colesterolo poi dove lo mettiamo? E se l’ha fatto la gallina pazza? Allevata nelle gabbie e non bio? E se ha mangiato il becchime con OGM? E il maiale? No il maiale no se vedi Peppa Pig, oppure sì se la odi ma di fatto anche quello è pieno di grassi! Guai a toccare gli insaccati, anche quelli demonizzati da tutti compresi gli allergologi – anche se come citava la vecchia adv “non han mai fatto male due fette di salame…”. Quindi cosa ci rimane: riso, pasta integrale, cavoli e fagioli… un’ottima esperienza che appunto difficilmente per me durerà più di qualche giorno al termine del quale temo che mi lancerò su una pizza col salamino piccante!