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Se dico 11 settembre tutti abbiamo immediatamente in mente un’unica immagine “l’attentato alle torri gemelle” (anche se quel giorno non furono l’unico obiettivo). Ebbene sì, sono passati già 14 anni, l’età di un adolescente e sembra che sia successo solo pochi mesi fa. L’America in tale data subiva il peggior attacco della sua storia. Telegiornali e siti riportano le commemorazioni di queste ore. E’ stato un momento veramente tragico per l’Occidente, non solo per quanto è successo e per le povere vittime, ma anche perchè New York sembrava una città sicura, che non avrebbe mai potuto essere oggetto di un tale attacco, a raccontarlo – in tempi non sospetti – poteva sembrare fantascienza, il frutto di un film fantasioso e catastrofista che invece, purtroppo, si è dimostrato essere vero. Da qui poi sono partite una serie di operazioni militari, la caccia a Bin Laden e le teorie più diverse, tra le quali personalmente trovo piuttosto anacronistica e bizzarra quella del complotto. Sono passati 14 anni e tutti ricordiamo bene quei terribili attimi e in più da quel momento tutti abbiamo capito che non c’è posto dove possiamo sentirci realmente sicuri, questo non per panicarsi o creare allarmismi, ma semplicemente per essere realisti. I pericoli ci sono, possono essere organizzati – come fu allora – oppure frutto di un pazzo emulatore, di fatto è importante cercare di tutelarsi e almeno non abbassare mai la soglia dell’attenzione. Proprio in questo momento i ragazzi a NY in metro stanno portando la seguente scritta: “if you see something say something”…