La comunicazione ai tempi del Corona Virus

Risultato immagini per accusa

In certi momenti delicati aver cura nella comunicazione è davvero fondamentale e sono piuttosto perplessa di come sia stata gestita la situazione del Corona Virus.

Al di là delle anticipazioni sui decreti e del fatto che le misure di potenziamento sanitario dovevano essere fatte già un mese fa, il virus ormai è in circolo da parecchio tempo e addirittura dicono alcuni da ottobre…ma lasciamo perdere tutto quello che avrebbe potuto essere fatto meglio. Veniamo a noi, a oggi.

Partiamo dalla lettura dei dati.

Sappiamo benissimo che i dati possono essere comunicati in maniera reale, parziale, accorpati e che la rilevazione del virus non è stata fatta ovunque sempre nello stesso modo dunque i dati NON SONO CONFRONTABILI. In Italia e nel resto di Europa i dati circa l’epidemia sono stati rilevati in maniera diversa e non sappiamo i critieri usati in CINA dunque, a livello sensazionalistico ora è bellissimo dire che ci sono più morti a Bergamo che non in CINA, ma non vi viene il dubbio che ci sia qualcosa che non funziona?

#restate a casa

Ottima idea, che poi inizialmente era #iorestoacasa, molto più civile e non accusatorio. Ora è giusto rimanere a casa per evitare di infettarsi e di infettare gli altri ma la caccia alle streghe non va bene! Leggo uno scherzoso post di tirare dei sassi con le fionde dalla finestra per evitare che la gente esca, ma siete deficienti? Ma non vi passa per la testa il pensiero che uno possa anche avere delle emergenze? Piantatela di fare i moralisti e guardate in primis se voi state davvero osservando tutte le norme.

 

Investimento nell’adv per lavarsi le mani

Inutile, ridondante. Sappiamo lavarci le mani e non solo quelle avendo noi pure il bidet! Investiamo meglio please.

 

Accanimento contro i runner

Premettendo che non sono una runner e non ho intenzione di diventarlo sotto corona virus, tutta questa acredine nei loro confronti a mio avviso è eccessiva, per altro quelli che ho visto erano perfettamente distanziati e mascherati. In compenso tutto questo odio è chiaro indice di pesanti frustrazioni. Adesso se il virus continua a divulgarsi non è colpa di 4 runner solitari è tanto difficile capirlo? Magari non tutti chiusi in un monolocale soli per giorni si sentono benissimo, l’ora d’aria la concedono anche ai carcerati. No ma certo diamo la colpa a loro almeno distogliamo l’attenzione dal problema.

Le persone oltre i 70 anni non rispettano il divieto

Perché non lo dice nessuno? Siete andati a fare la spesa? In giro ci sono solo le persone anziane e spesso senza mascherina che passeggiano tranquillamente… e a loro non dite nulla? Sono proprio coloro che corrono più rischi, alla faccia della saggezza che arriva con la maturità.

Desiderio di maggior controlli militari

Che può aver senso per evitare che svaligino i negozi e di arginare la delinquenza. Ma no, la gente sui social lo dice chiaramente vuole delle truppe per aver maggior controllo, per beccare il vicino, ancora una volta una grande frustrazione, il desiderio di castigare gli altri…finalmente!

Bufale e catene volte a far scatenare panico

Questa è la cosa che più mi rammarica, ho fatto anche notare ad alcune persone che i loro post avrebbero solo scatenato panico e paura ma niente, la risposta è stata molto dura senza nemmeno mettere in discussione che oltre a divulgare bufale erano messaggi che potevano creare maggior allarmismo che a certi livelli è anche punibile giuridicamente. USATE IL CERVELLO PRIMA di postare, toglietevi la vostra idea di vendetta e ragionate sull’utilità, sul valore aggiunto di quanto dite.

Post con immagini macabre e molto forti e velate minacce

Questo è veramente di pessimo gusto: state manipolando delle immagini di ospedali e di gente che muore per avere visibilità sul web: ma possibile che non vi rendiate conto che non è una comunicazione utile, che è SADICA, postare delle bare accanto a dei runner, augurando loro il peggio, ma quanti problemi avete? Andate a CURARVI!

Accuse a tutti

Accuse a chi esce, accuse al governo, accuse ai cinesi, accuse agli americani, accuse alle organizzazioni religiose, accuse a chi fa la spesa on line (certo lasciala ai malati), accuse  a chi la fa di persona (untore di merda), accuse a ciò che comprano (“meglio evitare i quaderni e il prosciutto più di 2hg se no sprechi la tua uscita”), accuse a chi va in farmacia (“eh, ma in farmacia ha preso solo le supposte di glicerina, non doveva uscire e doveva scoppiargli l’intestino”), accuse a chi usa la mascherina portandola via ai bisognosi, accuse a chi non usa la mascherina (ancora untore di merda), accuse a chi NON ha sintomi – perché potrebbe comunque essere un untore di merda – ma smettiamola! E soprattutto chi fa queste accuse in compenso cosa cazzo sta facendo a parte post imbecilli?? PIANTATELA DI GIUDICARE

 

Io non sono psicologa ma leggo tanto desiderio di vendetta nei post, tanto desiderio di punizione auto ed etero riferiti…

 

Siamo tutti stufi di stare a casa, ma ringraziamo di stare decentemente, c’è in questo momento chi è in una situazione drammatica ma c’è tanto bisogno di messaggi positivi, di speranza, di aiuti. Non state alle finestre a sentenziare, rendetevi utili alla società se potete e siete in salute andate a aiutare negli ospedali. Se no piuttosto postate qualcosa di buffo almeno uno di distrae o studiate qualcosa… è un tempo che non andrebbe sprecato parlando a vanvera… e usare male il proprio tempo, questo sì è davvero è un reato.

Prigionieri del senso di colpa? Come uscirne!

poltrona fantozzi
Mi capita di incontrare sempre di più persone poco preparate e qualificate, frustrate, arriviste o semplicemente desiderose di emergere sugli altri che, per coprire la propria scarsa professionalità, per avere più potere, per nascondere i propri errori, per guadagnare di più o per scaricare le proprie responsabilità, optano per un simpatico giochetto che si basa sulla creazione del senso di colpa e sulla distruzione dell’autostima altrui.
Questo accade un po’ a tutti i livelli e tristemente molte persone ingenuamente “ci cascano”, si abbruttiscono e non credono più nelle proprie capacità, oppure spendono i massimi per guadagnare la stima di questi personaggi, si giustificano, si scusano, si umiliano. Facciamo alcuni esempi che mi è capitato di vedere o di sentirmi raccontare.

Il veterinario arrivista: quello che ha scelto questo mestiere per guadagnare i massimi. Astuto e con toni di finta preoccupazione e rimprovero, colpevolizza il povero cliente, prima di tutto per la scelta del cibo del piccolo amico a quattro zampe, guai ad usare una marca mass-market di cibo (come vorrei che si beccassero una querela!), lo fa ritornare almeno tre volte con esami assolutamente inutili, ipotizza scenari catastrofici e patologie gravissime anche se la povera creatura ha semplicemente un disturbino intestinale per aver mangiato le piante sul terrazzo. No, sicuramente potrebbe avere un problema di ipertiroidismo, i vermi, oppure dei problemi renali – curiosamente asintomatici. Una bella lista di esami carissimi risolverà il tutto e permetterà al povero malcapitato di avere finalmente il consenso del medico.

Le maestre scansafatiche:  tante sono brave, ma purtroppo  alcune sono maestre proprio nel colpevolizzare le mamme lavoratrici, come se fosse una cosa deplorevole, forse perchè loro non hanno voglia di fare più di tanto… “questi anni non tornano più”, “mancherebbe SOLO lei…”, “ma nel w-end state con i vostri figli?”. Toni e sguardi sempre di rimprovero per cercare di sondare se possono accusarti di qualcosa, anche se i tuoi figli sono tranquilli e vanno bene a scuola. Se forse avessero meno mesi di vacanza, potrebbero ridistribuire meglio i programmi e se iniziassero ad avere un atteggiamento più responsabile loro, sarebbe tutto più facile…

La colf lamentosa: questa è l’apoteosi! Diciamo che in questo periodo trovare una brava colf è difficile, trovarla lamentosa è facile, ma quella che ti colpevolizza è fantastica: nella classifica delle lamentele le più belle: “dovrebbe essere lei a stendere gli abiti al dritto così glieli potrei piegare meglio”, “certo, non ho sbattuto i cuscini, sono allergica alla polvere”, “uffa, gli animali lasciano il pelo e mi costringono a usare l’aspirapolvere”. Mi verrebbe da dire… Chi fa da se fa per tre! Quasi quasi è meglio non lavarsi, così non bisogna pulire la doccia dopo…!

L’unico consiglio che posso dare è, se vi trovate davanti a soluzione simili non mettevi in discussione subito, si tratta spesso di meccanismi psicologici fatti solo per dominare o per ottenere qualcosa da voi, e una volta riconosciuta la meccanica… il vostro possibile e latente senso di colpa magicamente svanirà!