Milano, via Gluck, una canzone, tante realtà…

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By free-website-translation.com

Ci siamo, 13 febbraio 2016, la canzone di Adriano Celentano, “Il ragazzo della via Gluck” compie 50 anni, ossia mezzo secolo e per questo anniversario saranno presenti una serie di iniziative nella omonima zona milanese. Dalle parole della canzone si potrebbe pensare che  via Gluck si trovi in una lontana periferia, in realtà siamo proprio dietro alla stazione Centrale, dunque in una area ora tutt’altro che marginale. Questa superficie è oggetto di diverse discussioni per progetti di riqualificazione del territorio, e come si legge su vari giornali, di attività per combattere il degrado.

Ma torniamo alla serie di eventi che si svolgeranno domani, un programma fitto e volto a coinvolgere cittadini milanesi e non solo.

La giornata inzierà alle ore 10.30, presso Fermo Immagine Museo del Manifesto cinematografico dove sarà presente un mercatino vintage a tema musicale. Nel pomeriggio alle 16.00, davanti al numero civico 14 – dove il cantante è nato il 6 gennaio 1938 – è in programma l’esibizione canora dei ragazzi di una scuola media della zona e un’operazione di flash mob : Cantiamo Il Ragazzo della via Gluck in via Gluck, promosso dall’associazione Amici della MartesanaGreco e Legambiente. Si tratta di una manifestazione dove ci sarà anche molta interazione tanto che i partecipanti potranno portare i propri strumenti musicali e sarà l’occasione per cantare anche assieme, naturalmente  con un look  anni ’60 ed essendo sabato grasso nessuno si stupirà particolarmente, dunque anche i più timidi potranno approfittarne. Infine, alle 16.45, nuovamente al Fermo Immagine, il tema musicale continuerà… Dunque un mix di musica, solidarietà e amore per la propria città!

Mi sembra un appuntamento interessante per i milanesi, anche per chi non è propriamente di questa zona. La canzone descrive una realtà ormai molto lontana, la città è molto cambiata e il suo livello di urbanizzazione cresce ogni giorno. Anche nelle scuole della zona la “via Gluck” è oggetto di studio e spunto di riflessione per insegnanti e studenti. Esistono associazioni come 4tunnel che abitualmente si impegnano per valorizzare queste aree, contro il degrado e a favore dei cittadini. Milano, è anche questo… aiutiamo la nostra città, ognuno come può, con i propri mezzi, insegnando ai nostri figli un po’ di rispetto ed educazione civica, è un investimento che al di là di tutto poi ci ritornerà.

 

Chiuso definitivamente Coin di piazzale Loreto

  

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Un altro luogo storico milanese si chiude, dopo 50 anni, come riportano diversi articoli. Peccato! Settimana scorsa passandoci davanti ho temuto, ma sperato che fosse solo un momento di ristrutturazione. Un bello store, su vari piani, con un ampia scelta è un offerta diversificata. Rimangono, però, per fortuna i suoi altri fratelli in altre zona della città! Al suo posto probabilmente ci sarà – come dicono alcune indiscrezioni – un altro H&M. Poco tempo fa, proprio lì accanto, hanno aperto un Haomai  al posto di un altro negozio storico, UPIM (che poi a sua volta ha riaperto dove c’era Oviesse, che in compenso è diventato un mega store stra-cool con tanto di dj!). Diciamo che è un momento di cambiamento, chi si sposta, chi apre e chi, ahimè, chiude. Ormai è chiaro che il sistema stia cambiando ed il modello che funzioni meglio sia quello del capo  di tendenza ad un prezzo moderato, ma certi nomi, o luoghi sono parte del nostro passato e non vederli (anche solo perché hanno cambiato sede) fa sempre effetto… Diciamocelo: quale milanese in Vittorio Emanuele non sa dove fosse Fiorucci o le Messaggerie Musicali e quando non li trova non più viene colto da un pizzico di malinconia?